p1

LA GRANDE GUERRA

I Funerali di Arturo dellOro

Arturo DELL'ORO sergente pilota, medaglia d'oro al valor militare, nato a Vallenar (Cile)
il 7 settembre 1896, da genitori italiani, morto a Belluno il 1° settembre 1917 in combattimento aereo.

Belluno- Trasporto del Ten. Arturo dellOro e degli aviatori austriaci da lui abbattuti.

Belluno- Trasporto del Ten. Arturo dellOro e degli aviatori austriaci da lui abbattuti.

Belluno - Folla al funerale del Ten. Arturo dellOro.

Fu decorato di medaglia doro al valor militare con la seguente motivazione :

"Audacissimo pilota da caccia, infaticabilmente sorvolando le alte vette del Cadore, ardito fra gli arditi, inceppatasi la mitragliatrice, piuttosto che rinunciare alla vittoria, si slanciava contro il velivolo nemico (Albatros austriaco) e lo abbatteva con l'urto, precipitando insieme al vinto : esempio altissimo di coraggio e di mirabile abnegazione."

Resto dellaereo del Ten. dellOro

Aereoplano austriaco abbattuto dal Ten. DellOro

Premiazione del Ten. Pietro dAcquarone

Pietro dAcquarone sarà ministro della R.Casa nel 1943 ed avrà un ruolo importante sulle sorti del Fascismo.

Durante la prima guerra mondiale il Duca Pietro d'Acquarone era stato per molto tempo ufficiale  dell'allora generale Badoglio e aveva mantenuto con lui dimistichezza di  rapporti.
Il ruolo di dAcquarone non fu secondario nella scelta del Re di sostituire Mussolini con Badoglio.

Pocol - Premiazione del Ten. Pietro dAcquarone

Pocol - Premiazione del Ten. Pietro dAcquarone

Part. rimessa della medaglia

Pocol - Premiazione del Ten. Pietro dAcquarone

Pocol - Premiazione del Ten. Pietro dAcquarone

Trasporto della salma di un Tenente degli Alpini

Cimitero di prima linea - Disotterramento di un Tenente degli Alpini

Trasporto della salma del Tenente degli Alpini

La salma del Tenente che scende da Forcella Fontana Nera

Inaugurazione del monumento a Garibaldi a
Vigo di Cadore

Il Monumento a Garibaldi

Lo Scultore

Linaugurazione

Gli Artefici

Linaugurazione

Linaugurazione

La Battaglia sul Monte Piana

Il Monte Piana o Piano (come lo chiamavano gli austriaci). Il suo nome è espressivo. La sua cima è dominata dai giganti che lo circondano : La Croda Rossa, Il Cristallo, lo Schafenalpenkof. Questo altipiano non è esteso, ma è vivamente disputato dai belligeranti della Grande Guerra.

Una profonda incisione, che si allarga un po, per formare una piccola valle, lo taglia in due e le sue due parti sono unite in un solo punto stretto, come un istmo.
Questa piccola valle si chiama il vallone dei Castrati. In questo punto il nemico (austriaci) è in contatto con noi.
Le due creste del vallone sono munite di difese formidabili; i due bordi si fanno gli occhi dolci e in ogni roccia che fà da riparo è posta una mitragliatrice.

Monte piano (austriaco) e Monte piana (italiano)

Monumento ai Caduti di Monte Piana

 

Colui che sorvolasse la montagna in aereo non vedrebbe nulla, perché essa è una formichiera, un dedalo di gallerie scavate nella roccia, piene di soldati; ma tutti sono invisibili, non si mostrano alla luce del sole che quando viene dato lordine dellattacco.

Un battaglione di bersaglieri ci vive nelloscurità della roccia. Gli uomini hanno il viso abbronzato dalla neve e dallaria piccante. In più, sono coperti di grasso e di fango. Infatti in queste gallerie, linfiltrazione delle nevi, che fondono sullaltipiano, è continuo e le numerose perforatrici, che lavorano giorno e notte, lasciano scolare da pertutto lolio que distillano.  Si cammina, alla luce delle lanterne, in un impasto di fango e di grasso.

Nel fondo della valle dei Castrati, cinque o seicento cadaveri nemici e italiani sono caduti in successivi combattimenti, dormendo senza sepoltura dallinizio della guerra e impestano laria.

(Estratto dal romanzo autobiografico si Sommi Prevenardi Sul fronte italiano 1933)

Segue..