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LA GRANDE GUERRA

Tra i ricordi più significativi del passato, un posto di eccellenza occupano le oltre 450 fotografie, scattate o raccolte da mio nonno materno, Giovanni Zitelli, durante la Prima Guerra mondiale, sulle montagne del Cadore.

Questa è la copertina dell´album di Giovanni Zitelli che mise in questo album i suoi ricordi degli anni 1915-18.
La Copertina è stata dipinta da sua moglie Maria Pizzi in Zitelli, provetta pittrice.

Qui ne do una piccola selezione commentata, ma chi volesse percorrerle per intero potrà trovarle in tre album che riportano fedelmente la posizione e le note dell´album originale nella rubrica FOTO


Tra gli appunti di mia madre, Gabriella Zitelli, ho trovato una nota che riguarda questo periodo:

Nonno Federico e mamma sono andati a trovare papà, 13º artiglieria da campagna che opera in zona dolomitica: Tofane, Cortina, Pocol, Falzarego, Misurina. (foto di papà e nonno sul lago).
A Belluno papà è stato messo sotto un camion e si trova all´ospedale, non è trasportabile, né lui né un bersagliere colpito da un proiettile, il momento è tragico e pieno di incognite.
Al ritorno i treni sono presi d´assalto dai profughi, sono stracarichi, mamma, seduta in corridoio sulle valigie ha fatto cadere gli occhiali e li pestano.

Io sono a Grottaferrata dove abitiamo con nonna Rosa.
Qui tornarono una sera, già di notte al ritorno da Belluno, nonno e mamma.
Ero seduta sul tavolo centrale da pranzo e la luce del lampadario centrale a candele m´illuminava.
Molti baci e poi un piccolo orsacchiotto di spugna bianco, mandatomi da papà e Luigino, un bambolotto di celluloide vestito da tirolese che mi guardava fisso.
Papà, non lo conoscevo, sapevo solo che combatteva contro gli Austriaci e che mi voleva tanto bene.

Un giorno, ero già a Roma in casa di nonna, avevo cinque anni, si aprì la porta di casa e mi vidi davanti un uomo grande grande alto con indosso un grosso paltoncione che come mi vide mi tirò su in braccio. Era papà che era tornato!!