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LA GRANDE GUERRA

La Teleferica di Forcella Fontana Negra

Teleferica Forcella Fontana Negra

Sommi Picenardi che scende dalla 3a Tofana

La guerra ha avvicinato le montagne alle valli con le teleferiche. ... Questa teleferica è costituita da un cavo dacciaio, che si tende tra la cima di un monte e una valle, sul quale si viaggia sostenuti da due pulegge e da due staffe di ferro, con una tavola di legno, con un bordo di non più di un palmo di altezza, della lunghezza di un uomo sdraiato.

Alla tavola è attaccato un secondo cavo. Quando si tira questo cavo il piccolo carretto (cioè la tavola) sale, quando lo si rilascia scende. Non cè nulla di più semplice.

Il cavo descrive una curva, e per questo, la sua inclinazione è variabile. Si parte orizzontali, e si arriva quasi sempre verticali. É un po scomoda, ma se si gira la schiena alla montagna si evita il sangue in testa; e alla fine del viaggio ci si trova spesso con i piedi per aria. Si ha la sensazione di essere in aereostato.

Con la prima teleferica, si arriva à metà strada, al Dosso Tofana (Dos di Landro) ; di là, si gode di una vista stupenda, con i piedi pen appoggiati a terra, cosa che è molto gradevole.

La seconda teleferica è francamente molto più sgradevole ; monta perpendicolarmente a duemila, tremila trecento metri,  fino alla cima ; e, guardando il cavo dal basso , ci si sente invadere da un vago senzo di inquetudine.

(Estratto dal romanzo autobiografico si Sommi Prevenardi Sul fronte italiano 1933)

Veduta dalla teleferica

Teleferica Forcella Fontana Negra

Stazione Dos di Landro

Segue..