Atene, 14/XII/XXI°[1] - 1942
Caro Giovanni,
Rispondo alla tua in data 13 novembre pervenutami soltanto oggi. Mi meraviglio come mai non hai ricevuto la lettera di Dora la quale appena arrivata non ha mancato di darvi
sue notizie, come pure ringraziamenti delle gentilezze avute da parte tua durante il suo breve soggiorno, da parte mia ti ringrazio infinitamente, e devo chiederti scusa delle diverse noie che ti dò di tanto in
tanto.
Siamo perfettamente d’accordo per il rendiconto, spero che sino ad oggi avrai ricevuto gli altri miei stipendi, però mi meraviglio di questa trattenuta che la R.Tesoreria ci ha
fatto una volta che il nostro stipendio è netto, ma su questo argomento la Rappresentanza ha scritto al Ministero per sapere il perché. Tu non sai niente? (Esempio io ho versato 4.000 ed invece il mandato
della R.Tesoreria era di 3.631).
Ho pronto un pacchettino per te caro Giovanni aspetto qualche occasione per mandartelo.
A Gabriella ho mandato un po’ di sapone spero che l’abbia ricevuto, quello che m’ha rincresciuto era l’impossibilità di pagare le spese qui. L’Ala
Littoria[2] non accettava pagamenti in dracme.
Spero che Maria e i pupi siano ritornati a Frascati nuovamente. Noi tutti bene, la pupa si è completamente rimessa, io sempre con il troppo lavoro, vediamo se potrò mai fare una
scappatina fino a Roma, per ora lo trovo impossibile, ma volevo tanto venire, speriamo in un prossimo avvenire.
In occasione delle feste auguro a tutti, ogni bene e che l’anno 43 sia per tutti noi l’anno della Vittoria. In attesa di leggerti Dora ed Emma mandano i loro più
cari saluti.
A te un abbraccio da tuo cugino
S. Zitelli (Silvio Zitelli)
[1] ) MUSSOLINI ha abolito la cerimonia del Capodanno, perché non aveva più senso da quando l'anno fascista cominciava dal giorno della marcia su Roma (28.10.1922). Starace redarguisce con le sue disposizioni coloro che "stupidamente continuano a
considerare la fine dell'anno il 31 dicembre e non quello del 28 ottobre" .... " questa bieca tendenza è l'indice di una mentalità conservatrice, tipicamente borghese e quindi
non fascista".
[2] ) L'Ala Littoria fu la prima aerolinea di proprietà statale voluta dal regime fascista per motivi di prestigio. Fu creata nell'agosto del 1934 dall'incorporazione delle tre
aerolinee private SAM, SIANA, SISA. Al momento della fondazione la flotta delle tre precedenti aerolinee era costituta da una miscellanea di velivoli come gli Junker G 24 ed
F 13, gli idrovolanti Dornier Wal, gli italiani S 55, ed olandesi Fokker F 7b. Furono successivamente impiegati velivoli da bombardamento riconvertiti ad uso civile come l'S 73.
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