I DOCUMENTI
Scampoli
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SCAMPOLI

1926

Il 21 aprile 1927, celebrandosi il Natale di Roma e la Festa Italiana del Lavoro, il Gran Consiglio Fascista presieduto da Benito Mussolini, Capo del Governo e Duce del Fascismo, promulga la « Carta del Lavoro » la quale  costituisce uno degli atti fondamentali della Rivoluzione Fascista.

La legge, tra l’altro, stabilisce l'istituzione di organi superiori di collegamento fra le associazioni sindacali, composti dei rappresentanti di queste e presieduti da un rappresentante dello Stato.

 Si tratta delle Corporazioni, le quali - veri organi dello Stato - eserciteranno funzioni giuridiche ed economiche e determineranno le caratteristiche proprie della nuova economia Fascista. Si prevede che ai fini di raggiungere un efficace ordinamento corporativo sia opportuno ritoccare l'ordinamento sindacale.

Dice la VI dichiarazione della Carta del lavoro «Le corporazioni costituiscono l'organizzazione unitaria delle forze della produzione e ne rappresentano integralmente gli interessi. In virtù di questa integrale rappresentanza, essendo gli interessi della produzione interessi nazionali, le corporazioni sono dalla legge riconosciute come organi di Stato».

Fino a quella data, i Sindacati, pur se fascisti, sfuggivano al Governo centrale del Paese, anche perché organizzati su basi regionali.