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STRADE DELLA ROMA PAPALE

Piazza_di_S.Maria_in_Trastevere-Basilica_omonima-Mon_card_Francesco Armellini-1524

Segue testo:

Fu nominato cardinale da Leone X (Giovanni di Lorenzo de' Medici – 1513-1521) nel 1517 e “camerlengo” nel 1521.
Leone X che aveva negato al nipote cardinale Innocenzo Cybo (1494-1550) il titolo di “camerlengo” perché aveva offerto solo 60.000 ducati, accettò l’offerta del cardinale Francesco Armellini che ne aveva offerti 70.000.
Le notevoli capacità dell’Armellini nella riscossione delle tasse lo rese così prezioso per il Papa “mecenate” che questo gli permise di aggiungere al suo cognome quello di “de’ Medici”.
Fu prima “tesoriere nelle Marche” da dove dovette fuggire da sommosse popolari di protesta contro il livello delle tasse e contro di lui, poi fu “camerlengo” a Roma dal 1521.
In questa sua attività aveva accumulato, per se, un’ingente fortuna che fu interamente derubata nel Sacco di Roma del maggio 1527.
Durante il sacco, come il papa Clemente VII (Giulio Zanobi di Giuliano de' Medici – 1523-1534), anche l’Armellini dovette rifugiarsi in Castel Sant’Angelo (anche se si presentò per ultimo e raggiunse Castel Sant’Angelo sollevato in un cesto…) e, per il dolore di tanta perdita, vi morì di “crepacuore” l’8 gennaio 1528.
Il monumento è opera attribuita a Michelangelo da Siena (1470-c.1530), scultore.
Molte pasquinate a suo carico e una citazione nella quarta satira di Ludovico Ariosto (1474-1533) “Al vizio titol di virtù dato have. Ermilian sì del denaio ardente” con l’anagramma del suo nome: “ERMILIAN”.

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