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STRADE DELLA ROMA PAPALE

Piazza Vidoni (R. VIII - Sant’Eustachio) (limitata da Corso Vittorio Emanuele II, riceve via del Seminario e via del Monte di Farina)

Piazza Vidoni ha preso il nome dal palazzo omonimo che da il fianco sinistro alla piazza.
La piazza fu creata, nel 1882, in occasione della costruzione di Corso Vittorio Emenuele II, con la demolizione di un caseggiato di abitazioni che la occupava tra la chiesa di Sant’Andrea della Valle e palazzo Vidoni.
Con l’apertura di piazza Vidoni, oltre al caseggiato, scomparve il vicolo dell’Abate Luigi che si trovava tra il caseggiato ed il palazzo Vidoni, in prosecuzione della via del Crocifisso, oggi via Monte della Farina. Nel vicolo, in una nicchia ricavata sul fianco di palazzo Vidoni, era posta la statua che il popolino aveva battezzato “Abate Luigi[1] (statua parlante).
Nel 1888, dopo la creazione della piazza, a causa dei numerosi atti di vandalismo di cui era vittima l’Abate Luigi, i proprietari della statua, i Vidoni, trasferirono l’Abate all’interno del loro palazzo. Solo nel 1924, l’Abate Luigi prese posto dove lo troviamo oggi ma gli atti di vandalismo, esistenti in ogni epoca, si riprodussero e l’Abate Luigi perse più volte la testa (1966, 1984 e 1985). Il Comune di Roma la sostituì puntualmente con una delle innumerevoli teste conservate nei depositi capitolini ma invano!
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[1] La statua rappresenta un senatore o un magistrato romano. Si tratta di una di quelle statue realizzate in serie, a cui lo scultore sovrapponeva la testa creata ad immagine del cliente di turno. Il popolino battezzò la statua con il nome “Abate Luigi” che, per alcuni (Rufini), apparteneva ad un sacrestano della chiesa del Sudario verosimilmente dal carattere e dal portamento bizzarro. La statua dell’Abate Luigi fa parte di quelle statue parlanti (Pasquino, Marforio, Madama Lucrezia, il Babuino ed il Facchino) presso le quali si affigevano epigrammi contro il governo o contro personalità in vista.

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Lapidi, Edicole e Chiese :

- Piazza Vidoni

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