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STRADE DELLA ROMA PAPALE

Piazza della Quercia (R.VII – Regola) (limitata a sud da piazza Capo di Ferro, vi converge il vicolo della Quercia, che arriva fino al vicolo del Giglio)

La piazzetta prende il nome dalla chiesa di San Nicolò de Curte [1] che ebbe da Giulio II il nome di Quercia e che si trova prossima al palazzo di Capo di Ferro.
Il pontefice volle che in Roma vi fosse un santuario simile a quello di Viterbo [2], dove un’immagine della Vergine, dipinta su tegola, fu posta nel tronco di una quercia da un tale Battista Calvaro. Clemente VII (Giulio de´ Medici - 1523-1534) nel 1532 la dette alla Compagnia dei Macellai. La chiesa, divenuta Santa Maria della Quercia fu riedificata da Benedetto XIII  (Pietro Francesco Orsini - 1724-1730),  che si  avvalse  dell´opera  dell´architetto  Filippo Raguzzini (1690-1771).

Vicinissima era la chiesa di Santa Andrea detta “in unda” (oggi scomparsa) dalla località assai soggetta alle inondazioni.

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[1] )            La Chiesa risale al 1192, perché presente nel Liber Censum di Cencio Camerario e se ne perdono le tracce tra il XVI e  il XVII secolo. Fu chiamata (1302) pure “de Hispanis” come filiale di S. Thome de Yspanis.

[2] )            La colonia Viterbese viveva in Roma fra la Regola e Ponte.

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Lapidi, Edicole e Chiese :

- Piazza della Quercia
- Chiesa di Santa Maria della Quercia

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