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STRADE DELLA ROMA PAPALE

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Via_Giulia-Oratorio_di_S_Filippo_Neri_al_n_134 (7)

Via Giulia - Oratorio di
San Filippo Neri al n. 134 - Edicola

Via_Giulia-Palazzo_al_n_141

Via_Giulia-Palazzo_al_n_143-144 (2)

Via_Giulia-Palazzo_al_n_143-144-Portone (2)

Via_Giulia-Retro_del_PalazzoRicci_al_n_145-147 (2)

Via_Giulia-Palazzo_al_n_147 (2)

Via_Giulia-Retro_del_PalazzoRicci_al_n_145-147-Portone_al_146

Via_Giulia-Palazzo_collegio_spagnoli_al_n_151

Via_Giulia-Palazzo_collegio_spagnoli_al_n_151-Portone

Via_Giulia-Palazzo_collegio_spagnoli_al_n_151-Lapide

Via_Giulia-Palazzo_Cisterna_n_163 (5)

Via Giulia
Palazzo al n. 141

Via Giulia
Palazzo al n. 143

Via Giulia
Palazzo al n. 143 - Portone

Via Giulia
Retro del Palazzo Ricci al n. 145-147

Il palazzo originale si deve alla nobile famiglia toscana dei Calcagni, su disegno di Nanni di Baccio Bigio (+1568). Divenne proprietà della nobile famiglia Del Bene che fece eseguire i graffiti sulla facciata della Piazza omonima (1525) da Polidoro da Caravaggio (1500-1543) e da Maturino da Firenze (1490-1528) e che rivendettero il palazzo a Mons. Fabio Arcella, arcivescovo di Capua e Bisignano, che lo fece ingrandire.
(Segue sotto l´ingrandimento...)

Via Giulia
Retro del Palazzo Ricci al n. 145-147

Via Giulia - Retro del Palazzo Ricci
al n. 145-147 - Portone

Via Giulia
Collegio Spagnolo al n. 151

L’Ospedale Spagnolo fu costruito, per volere di  Isabella II (Elisabetta), regina di Spagna (1833-1868), su un insieme di antiche case (XVI sec.) che, accorpate a Santa Maria in Monserrato, svolgevano, comunque, opera di assistenza per i pellegrini spagnoli. L’opera fu affidata all’architetto Antonio Sarti (1797-1880) e i lavori furono portati a termine da Salvatore Bianchi (1821-1884).
Il palazzo ospita attualmente la Chiesa nazionale spagnola e il Centro superiore di Studi ecclesiastici.

Via Giulia
Collegio Spagnolo al n. 151 - Portone

Via Giulia
Collegio Spagnolo al n. 151 - Lapide - 1862

Via Giulia
Palazzo Cisterna del XVI sec. al n. 163

Vi risiedette, intorno al 1556, Guglielmo della Porta (c. 1515-1577) che acquistò, il precedente palazzo, a scopo d’investimento, insieme al limitrofo palazzo al n. 167 (vedi la pagina successiva).
Agli inizi del XVII secolo, il palazzo fu acquistato dalla Congregazione dei Missionari Spagnoli
(Segue sotto l’ingrandimento...)

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