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STRADE DELLA ROMA PAPALE

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La Chiesa di Santo Stefano Rotondo II

via di S Stefano Rotondo - chiesa di S Stefano Rotondo - interno copertura

via di S Stefano Rotondo - chiesa di S Stefano Rotondo - interno (24)

via di S Stefano Rotondo - chiesa di S Stefano Rotondo - interno (14)

via di S Stefano Rotondo - chiesa di S Stefano Rotondo - interno (6)

via di S Stefano Rotondo - chiesa di S Stefano Rotondo - interno (11)

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via di S Stefano Rotondo - chiesa di S Stefano Rotondo - interno (26)

via di S Stefano Rotondo - chiesa di S Stefano Rotondo - interno (16)

via di S Stefano Rotondo - chiesa di S Stefano Rotondo - Modello di una soluzione per S Pietro

Chiesa di Santo Stefano Rotondo
Soffitto centrale

Chiesa di Santo Stefano Rotondo
Cappella dei SS. Primo e Feliciano

Chiesa di Santo Stefano Rotondo
Altare della cappella dei SS. Primo e Feliciano

La cappella dei SS Primo e Feliciano, quale la possiamo ammirare oggi, fu creata da Teodoro I (642‐649), che vi fece trasportare le reliquie dei due martiri, dalla via Nomentana, e vi seppellì suo padre, vescovo di Gerusalemme.

Chiesa di Santo Stefano Rotondo
Cappella di S. Stefano re d´Ungheria

Chiesa di Santo Stefano Rotondo
Affreschi del Pomarancio

Nel 1582, i Gesuiti fecero eseguire, a Niccolò Circignani, detto il Pomarancio (1530-1590), e ad Antonio Tempesta (1555-1630), un ciclo di immagini, sulla parete  circolare interna, rappresentanti i vari tipi di tortura subita dai martiri, al fine di informarne i padri seminaristi, destinati a terre da evangelizzare.

Chiesa di Santo Stefano Rotondo
Affreschi del Pomarancio

Chiesa di Santo Stefano Rotondo
Affreschi del Pomarancio

Chiesa di Santo Stefano Rotondo
Altare laterale

Chiesa di Santo Stefano Rotondo
Ingresso sacrestia

La sedia posta alla sinistra della porta, sopra un piedistallo, è una sedia dell´epoca imperiale utilizzata da papa Felice IV (526-530), il quale avendo creato nel cerchio centrale della chiesa, una tribuna  per la “schola cantorum”, vi pose questa sedia come sedia vescovile.
La sedia fu deturpata, nel XIII sec. e privata di spalliera e di braccioli.

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Modello michelangiolesco di San Pietro in Vaticano

Il tabernacolo, che si trovava, all´inizio, sopra l´altare maggiore, è opera del fornaio Giovanni Gentner, che, nel 1613 lo costruì riproducendo un modello di progetto per San Pietro a pianta centrale, di ispirazione michelangiolesca. Il fornaio lo donò al rettore del Collegio Germanico-Ungarico, Bernardino Castorio, che lo fece collocare sull´altare centrale.

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