Basilica di Santa Prassede
Navata Centrale

Basilica di Santa Prassede
Controfacciata

Sulla controfacciata si impone la parte interna dell’ingresso voluto (1564) dal cardinale titolare (1564-1584) Carlo Borromeo (1538-1584) e prosegue la teoria di affreschi (in taglia ridotta) sulla passione di Cristo voluti dal cardinale titolare (1594-1600) Alessandro de’ Medici (1535-1605) nel 1594. Su di essa si aprono le tre finestre a tutto sesto ripristinate da Antonio Muñoz (1884-1960) nel tentativo di ripristinare (1937) la facciata di epoca medievale.

Basilica di Santa Prassede
Abside - Ingresso laterale

L’ingresso secondario della chiesa (su via di S. Prassede) è l’unico che viene usato attualmente, l’ingresso principale su via di San Martino ai Monti essendo costantemente chiuso.

Basilica di Santa Prassede
Ingresso laterale della Basilica

Basilica di Santa Prassede
Ingresso laterale della Basilica

Nella parte alta dell’ingresso laterale uno degli affreschi di Giovanni Balducci (c.1560-post1630) che raffigura Cristo che incontra la Veronica, con, a lato, gli angeli che portano il velo della Veronica e il Titolo (INRI).

Basilica di Santa Prassede
Abside del IX sec.

Il mosaico dell’abside e quelli dell’arco absidale e dell’arco trionfale, risalgono al IX secolo e si ispirano al testo dell’Apocalisse, ultimo libro del Nuovo Testamento attribuito all’apostolo Giovanni.
All´apice del mosaico, la mano di Dio padre legittima il figlio, imponendogli una corona e, subito al di sotto, Cristo con il braccio destro alzato e con la mano sinistra che stringe il rotolo dell´Apocalisse.
(Segue sotto l´ingrandimento...)

Basilica di Santa Prassede
Abside - Ciborio del XVIII sec.

Il ciborio e l’altare maggiore che vediamo oggi sono opera dell’architetto Francesco Ferrari (1703-1750) che operò su richiesta del cardinale titolare (1728-1731), Ludovico Pico della Mirandola (1668-1743).
(Segue sotto l’ingrandimento...)

Basilica di Santa Prassede
Arco absidale del IX sec.

Al centro dell'arco absidale, viene rappresentato l'Agnello, seduto su un prezioso trono, sotto il quale è posto il Libro dei sette sigilli (Apocalisse 5). Ai lati dell´Agnello, sono posti i sette candelabri che rappresentano le sette chiese (Efeso, Smirne, Pergamo, Tiatira, Sardi, Filadelfia, Laodicea-Apocalisse 2, 1), quattro angeli, due per parte, e, ai lati, i simboli dei quattro evangelisti (Il Leone per Marco e il personaggio  con il libro per Matteo sulla sinistra, mentre a destra, l´aquila per Giovanni e il toro per Luca). Al disotto, sui due lati, i ventiquattro vegliardi (Apocalisse 5, 8) divisi in due gruppi di dodici e disposti su tre file.

Basilica di Santa Prassede
Arco absidale del IX sec.

Basilica di Santa Prassede
Arco trionfale del IX sec.

Anche nell’arco trionfale viene proposto il tema dell’Apocalisse di San Giovanni.
La figura centrale è Cristo che, vestito di rosso, tiene un cartiglio nella mano sinistra e benedice con la mano destra.
(Segue sotto l’ingrandimento...)

Basilica di Santa Prassede
Arco trionfale del IX sec.

Basilica di Santa Prassede
Arco trionfale del IX sec.

Basilica di Santa Prassede
Gradinata del presbiterio

Questa splendida gradinata realizzata in marmo rosso, in occasione dei lavori di ristrutturazione della zona presbiteriale affidati a Francesco Ferrari (1703-1750), fu completata nel 1734. Nel 1798, durante l’occupazione di Roma delle truppe napoleoniche, rischiò di essere smontata e trasportata in Francia.

Basilica di Santa Prassede - Lapide del cardinale Ludovico Pico in ricordo dell´opera di Pasquale I - 1730

Basilica di Santa Prassede - Lapide del cardinale Ludovico Pico in ricordo dell’opera di San Carlo Borromeo - 1730

Basilica di Santa Prassede
Ingresso sacrestia

Ritorno alla via

La Basilica II