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STRADE DELLA ROMA PAPALE

Piazza di S Maria Maggiore - Tomba di Gian Lorenzo Bernini - 1598-1680

JOANNES LAVRENTIVS BERNINI
DECVS ARTIVM ET VRBIS
HIC VMILITER QVIESCIT

NOBILIS FAMILIA BERNINI
HIC
RESVRRECTIONEM EXPECTAT

Gian Lorenzo Bernini, gloria delle arti et della città, qui umilmente riposa.

Nobile famiglia Bernini in attesa della resurrezione.

Segue testo:

a 28 novembre 1680 fu portato dalla parrocchia di S. Andrea delle Fratte, alle 2 ore di notte, il cadavere della Buona Memoria del Sig. Gio. Lorenzo Cavaliere Bernino e fu accompagnato con quattro torce, due delle quali ne ebbe il Parrocchiano (il parroco). La mattina 29 fu esposto in mezzo alla Chiesa con n. sessanta torcie, la metà delle quali n’hebbe il Parrochiano, fu parata la Chiesa dal cornicione in giù, belissimam. guarnita tutta la Chiesa d’Armi e morti. Fu cantata la messa in coro grande senza però l’assistenza del Clero, per essere stato il Cadavero secolare e furono date le candele a tutti quelli che venivano in Chiesa furono distribuiti quattro rubbia ognuno à Romei della chiesa (persone presenti nella chiesa)”.
Per scelta testamentaria, fu inumato, all’interno di una cassa di piombo con su scritto il nome e la data di morte del defunto, nella tomba di famiglia che era stata costituita nella Basilica di Santa Maria Maggiore dal padre Pietro Bernini (1562-1629) che ne era parrocchiano perché abitava, fin dall’infanzia di Gian Lorenzo (Gian Lorenzo vi abitò dal 1606 al 1542), in via Liberiana al n. 24.
In una ispezione del 1931, nella camera mortuaria sottostante il tombino della famiglia Bernini, furono trovate solo sei inumazioni datate tra il 1840 e il 1870, mentre della cassa di piombo nessuna traccia, tranne che, tra resti di ossa sparpagliate, una elsa di uno spadino arrugginito che si è pensato potesse essere appartenuto al Bernini perché Cavaliere dell’Ordine di Cristo.
Si è pensato che lo sconvolgimento della tomba dei Bernini possa essere intervenuta quando Benedetto XIV (Prospero Lorenzo Lambertini – 1740-1758) incaricò Ferdinando Fuga (1699-1781) di riprogettare il portico medievale e di riordinare l’interno della basilica tra il 1741 e il 1743. Per le iscrizioni, oltre al tombino con lo stemma familiare (“d'azzurro al mare d'argento ombrato d'azzurro dal quale esce una fontana a due zampilli d'argento”) e la scritta “NOBILIS FAMILIA BERNINI RESURRECTIONEM EXPECTAT”, la scritta che si riferisce direttamente al Cavaliere: “JOANNES LAURENTIUS BERNINI DECUS ARTIUM ET URBIS HIC UMILITER QUIESCIT” non viene rilevata prima del 1988 e si pensa possa essere stata incisa in occasione del terzo centenario della morte del grande artista, nel 1980.

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