p1
p1
p1
p1
p1
p1
p1
p1
p1
p1
p1
p1
p1
p1
p1

STRADE DELLA ROMA PAPALE

Piazza_del_Popolo-Obelisco (14)

Sisto V, togliendolo dal Circo, lo aveva destinato a piazza Santa Croce in Gerusalemme, ma “essendo quel luogo fuor di mano e fatalmente lontano da ogni commercio” lo fece collocare invece, nel 1589, da Domenico Fontana (1543-1607), sulla piazza del Popolo:
22 marzo 1589 - Si è già data fine ad inalberare l'ultimo pezzo della guglia nella piazza del Popolo. Hora si attende a levare l’intessitura de’ travi et terreno, et intanto si dà principio alla nuova strada detta del monte Pincio”.
Ma la morte del Pontefice, avvenuta il 27 agosto 1590, impedì la realizzazione della via progettata, che da Santa Maria Maggiore, per la Trinità dei Monti, doveva raggiungere il Popolo attraverso la via Paolina (via del Babbuino).
La base dell'obelisco fu costruita con 33 blocchi tolti dal Settizonio, fatto demolire dal Pontefice; dice una cronaca: “Il Papa (volle) che si conducesse l'altra guglia, cavata dal cerchio massimo, nella piazza del popolo; si vedono ancora le anticaglie del Settizonio hormai spianato con dispiacere immenso”.
E un'altra: “29 marzo 1589 - Fu inarborata la croce in cima all'obelisco. Risulta che l'opera fu di Matteo da Castello, che si ebbe in compenso scudi 300”.
La croce, che durante la Repubblica Romana del 1798 fu coperta dal berretto frigio, custodisce alcune reliquie postevi da Sisto V che con un breve, accordò “10 anni d’indulgenza et altrettante quarantene  a chi, passando per piazza del Popolo, salutasse devotamente la Croce fatta collocare sull’obelisco”.
Le quattro fontane coi leoni, che adesso l’attorniano, furono progettate dal Valadier.

Blutop