Famiglia Zitelli
Personaggi_Storici
Zitelli dal 1800
Chiesa Crocifisso
Crocifis. Miracoloso
Arcevia
Madonna-Bambino
Bibliografia

I Personaggi :

ROCCA
CONTRADA

Matteo

Nicola

Adriano

Piersante

Ambrogio

Pietro Seniore

Bonifazio

Cesare

Alessandro Seniore

 

Annibale

Giuseppe

Carlo

Orazio,   Alessandro Annibale e Giuseppe

Orazio

Andrea

Pietro Juniore

Adriano

Orazio

 

Pietro

Cesare

Annibale

Orazio Juniore

Latino Adrianoe Claudio

Claudia Felice Zitelli

Bonifacio

 

 

GUBBIO

Mirtenide Cerisense

Tegaste Eubejo

 

 

 

 

 

 

 

NORCIA

Andrea

Giulio

Candido

Giovan Pietro

Angelo

Don Luigi

Nicola

 

 

SERRA SAN QUIRICO

Petrus

 

 

 

 

 

 

 

 

SESSA

Margherita

 

 

 

 

 

 

 

 

GAETA

Giovanna

 

 

 

 

 

 

 

 

RECALE

Giovanni

 

 

 

 

 

 

 

 

CAPUA

Pasquale

 

 

 

 

 

 

 

 

Roccacontrada

Matteo Zitelli e Nicola di Matteo 1363

Il primo che abbiamo finora trovato con tal cognome è Matteo Zitelli, compreso in un Diploma di Assoluzione di alcuni Nobili proscritti, ed esiliati dalla Patria per Guerre civili, e Sollevamenti, concessa ad istanza del Pubblico dal Cardinale Egidio Alberozzi Dat. Cesenae XVI. Kal. Aug. Pontificatus Urbani V. Anno primo, cioè nel 1363., ed il Figlio di esso puo´ credersi esser quel Nicola di Matteo, che circa que´ tempi fu uno dei compilatori del nostro Satuto.

(da Le scienze ed arti nobili ravvivate in Arcevia di Francesco Abbondanzieri pag.122-129 - Jesi 1752)

Pier Sante de Zitelli  1417

Per la liberazione di Carlo Malatesta, fatto prigioniero nel 1416 da Braccio di Montone, Pier Sante de Zitelli da Roccacontrada è Procuratore di Carlo.

(fonte : Memorie Istoriche della Città di Fano raccolte e publicate da Pietro-Maria Amiani - Parte Prima - In Fano 1751 nella stamperia di Giuseppe Leonardi).

Piersanti di questa famiglia, Gentiluomo di gran valore, ed esperienza nel maneggio delle Armi, e degli affari politici, fu in gran riputazione appresso diversi Potentati, ed in specie de´ Malatesti, Signori di gran parte della Marca, e Romagna, da´ quali nel 1417, fu eletto Procuratore, ed arbitro a trattar la Pace, ed Alleanza stabilita tra i suddetti, e Braccio Fortebraccio, ed altri Alleati, come attesta il Compagnoni nella Reg. Piacen. lib. 6. pag. 202., benchè con equivoco nel dire , che il Zitelli fosse Suddito de´ Malatesti, perchè non vi è rincontro che Roccacontrada sia stata soggetta ai Malatesti, se non quando si diede in mano di essi, come Comandanti, ed Uffiziali Pontifici per la Santa Sede.
Fu parimenti spedito Ambasciatore della Patria (Arcevia) in Gubbio, indi in Pergola nel 1407. a complimentare i nipoti del Papa, che furono in detti Luoghi di passaggio, come ai libri dei nostri Camerlengati.

(da Le scienze ed arti nobili ravvivate in Arcevia di Francesco Abbondanzieri pag.122-129 - Jesi 1752)

Ambrogio 1492

Ambrogio Abate Commendatario della Badia di S.Ginesio nel nostro Territorio, spedito dalla Patria Ambasciatore a diversi Personaggi, ed al Pontefice, come ai suddetti Libri de´ Camerlenghi, fu quindi dal Cardinale Raffaele Riario Nipote di Sisto IV., allora Camerlengo, eletto nel 1492, per suo Uditore; dopo di che inviato da Alessandro VI. suo Ambasciatore a Lodovico Sforza Duca di Milano, poi alla Repubblica di Venezia, indi ad Alfonso Re di Napoli, in questa ultima Ambasciata talmente conciliossi lanimo di quel Re, che volle ritenerlo in qualità di Regio Consigliere, e segretario de´Memoriali, nel qual grado servì ancora il Re Ferdinando Figlio, e Successore del suddetto, come da Patenti, e Diplomi inviati a Roma a Paolo Catani Procuratore della Comunità, conforme attesta in una delle sue Lettere impresse il nostro Lodovico Bettanzi, che a detto Procuratore gl´inviò .

(da Le scienze ed arti nobili ravvivate in Arcevia di Francesco Abbondanzieri pag.122-129 - Jesi 1752)

Pietro Seniore 1488

Pietro Seniore fu pure Ambasciatore del nostro Pubblico insieme con Conte Andrea Alavolino, al Legato della Marca nel 1488, per la conferma del diritto di eleggere i Podestà, e come chiarissimo Giureconsulto fu pure nel 1509 eletto arbitro a concordare la controversia, che verteva tra la Nobile Gualdrata degli Atti, e il nostro Comune intorno alle regioni, che questa pretendeva avere sopra le Terre di Sterleto, come da originale Istrumento di concordia rogato Gio:Francesco di Gio:Onorj da Staffolo lì 3 Marzo di detto Anno, dove questi viene denominato Clariss. J. U. D. Eques Dominus Petrus de Zitellis.

(da Le scienze ed arti nobili ravvivate in Arcevia di Francesco Abbondanzieri pag.122-129 - Jesi 1752)

Bonifazio 1513

Bonifazio fu Gentiluomo del Cardinale Marco Vigerio, che come si è detto di sopra, avendo a Roccacontrada speciale affezione, servivasi de´ nostri Cittadini per suoi Familiari.  Condotto da questi dal suddetto Cardinale nel 1513. al Conclave, seguito per morte di Giulio II., talmente s´insinuò, nella grazia di Leone X., successore nel Papato, che fu dal medesimo non solo dichiarato Cavaliere, e Conte Palatino con ampla facoltà di creare Notari, ec. come ai Protocolli di Maurizio Luzi, da´ quali apparisce che nel 1521. creò Notaro Battista Garofoli ma gli diede ancora l´investitura di una parte della Contea di Mirabello da detto Papa tolta ai Signori di Montevecchio, benchè poi ne li reintegrasse.  Fu questi spedito dalla Patria Ambasciatore una volta nel 1504. con Raffaele Mannelli a Giulio II., e quindi nel già detto Anno 1513 con Ippolito Pacino al medesimo Leone X. per la conferma de´nostri Statuti, e Privilegi, nelle quali commissioni, con molta lode riuscì. 
Ebbe egli una Figlia unica, che fu detta Fiordalisa del Conte, Signora di spiriti grandi, e generosi, la quale rimasta vedova del suo primo Marito Francesco Massimi, il quale in un Bussolo del 1519. segnato B. trovasi enunciato = Magnificus, generosus Eques Franciscus Maximi Confalonerius = e da cui ebbe una unica figlia chiamata Felice Sulpizia; volle innestare in questa Patria un Ramo della nobilissima Famiglia Ubaldini passando alle seconde nozze li 29. Aprile 1530. col Conte Gentile Ubaldini, ed accoppiando contemporaneamente la suddetta Figlia al Conte Giulio Figlio di detto Conte Gentile; avendo così stabilito in questa Terra il suddetto chiarissimo Ramo, che vi durò fino alla sua estinzione.

(da Le scienze ed arti nobili ravvivate in Arcevia di Francesco Abbondanzieri pag.122-129 - Jesi 1752)

 

Cesare Zitelli 1517

Fioriva nei tempi medesimi Cesare Zitelli, Fratello del suddetto Bonifazio parimenti Cavaliere, e Conte Palatino, e Dottore di gran nome, che fu Gentiluomo di Lorenzo de´ Medici, allorchè fu dichiarato da Leone X. Duca di Urbino; nel ritorno poi di Francesco Maria della Rovere ai suoi Stati nel 1517. su detto Cesare spedito dalla Patria insieme con Bernardino Alavolino, e Camillo Mannelli Ambasciatore di detto Duca a concordare, che non potessero le Milizie di esso Duca entrare o recar danno nel nostro Territorio; ma l´Anno seguente mentre era Gonfaloniere in Patria fu empiamente ucciso da un certo Girolamo Figlio del quond. Barasta; onde il Cardinale Armellino de´ Medici, cui detto Cavaliere Cesare fu carissimo, quà personalmente venuto fece demolire la metà della Casa di detto uccisore, e l´altra metà, col sito della parte demolita confiscò al nostro Pubblico, come per atto solenne rogato Cesare Uguccione d´Osimo, in cui fra le altre cose si legge

= ob magnium, & horrendum
,, facinus, &c.commiss. per Hieronymum fil.
,, d. quod. Barastae in personam Eximii Ill. Viri
,, Doct. Equitis Militis D. Cesaris Zitelli per
,, ipsum crudeliter interfect. in Terra Rocche
,, in Platea magna, dum dictus D. Cesar fuisset
,, & esset Confalonerius d. Torre, &c. =

(da Le scienze ed arti nobili ravvivate in Arcevia di Francesco Abbondanzieri pag.122-129 - Jesi 1752)

Alessandro Seniore 1550

Alessandro Seniore servendo da giovane in qualità di Gentiluomo il Cardinale Girolamo Simoncelli Nipote di Giulio III., ed appigliatosi alla via Ecclesiastica, fu da detto porporato, che passò Vescovo di Orvieto, assunto ad un pingue Canonicato di quella Cattedrale, per aver sempre appresso di se detto Alessandro, che per le sue rare qualità, e meriti grandemente amava.

(da Le scienze ed arti nobili ravvivate in Arcevia di Francesco Abbondanzieri pag.122-129 - Jesi 1752)

Annibale 1550

Annibale altro insigne Dottore di Legge fu carissimo a detto Cardinale Rusticucci, che l´ebbe in grado di suo Uditore, Consigliere, e moderatore di tutti i suoi affari, come afferma il sudetto Severini.  Fu poi Cameriere di onore di Sisto V., e studiosissimo delle antichità Romane, e Greche, avendo fatta una insigne e copiosa raccolta di Medaglie e Figure impresse in ogni genere di metalli anche di argento e di oro, ed in pietre rare, come asserisce in più luoghi il nostro Monsig. Angiolo Rocca in Specie nel suo Commentario sopra la Biblioteca Vaticana alle pag. 180, e 257.

(da Le scienze ed arti nobili ravvivate in Arcevia di Francesco Abbondanzieri pag.122-129 - Jesi 1752)

Giuseppe 1585

Giuseppe Fratello del Suddetto (Annibale) sin da Giovinetto fu al Servizio del Cardinale Dangène Francese in qualità di Gentiluomo, e fu da lui, per le sue rare doti, carissimo : indi servì nel medesimo grado il Cardinale Pier Donato Cesi de´ Duchi di Acquasparta, con cui fu in Conclave per la elezione di Sisto V. decorato perciò de´ soliti Privilegj de Conclavisti; dopo la morte del Cesi passò in qualità di Coppiere appresso il Cardinale Francesco de´ Borboni del Monte; come da Inibizione dell´Uditore della Camera di Casa Zitelli, e da altra registrata al lib. de Registri del pubblico del 1587. fol. 82
Morì finalmente a Roma con grande grido, tumulato in S. Luigi dei Francesi, dove ha onorevole Deposito inalzatogli da Carlo di lui Fratello.

IOSEPHO ZITELLO
ROCCHENSI AULE
CARISS
AC MAGNANIMITATE
CLARO

CAROLUS ZITELLUS FRATRI
DE SE OPTIME MERITO POSUIT
VIX ANN XLV OBIIT DIE XXI
MEN FEB
ANN SALUT MDC

Dal suddetto Carlo Zitelli, nacquero altri quattro insigni Soggetti Orazio, Alessandro, Annibale, e Giuseppe, che nell´Anno 1650, furono tutti insieme decorati di Laurea Dottorale in Legge come da un´ampla Raccolta di poesie fatta in lode de´ medesimi Candidati di pag. sopra 130., e dedicata all´Eminentissimo Fachenetti, allora nostro Vescovo.  Furono eglino tutti di gran nome, ed in specie Alessandro, che dopo esercitati vari insigni Governi, e Luogotenenze fu Uditore degli Eminentissimi Negroni, e Barberini.

(da Le scienze ed arti nobili ravvivate in Arcevia di Francesco Abbondanzieri pag.122-129 - Jesi 1752)

Orazio 1561

Orazio diè anch´egli distinte prove di valore nelle Armi, in specie quando fu deputato Luogotenente della Cavalleria Pontificia Spedita l´Anno 1561. da Pio IV in Francia in soccorso di Carlo IX. in occasione della celebre Guerra contro gli Ugonotti, come si raccoglie da una lettera di Alessio Lasegri Paleologo, Generale di S.Chiesa in data 25. Settembre detto Anno. e da altra dello stesso Orazio del 9. Gennaio 1562. dirette al nostro Magistrato, e conservate come sopra.

(da Le scienze ed arti nobili ravvivate in Arcevia di Francesco Abbondanzieri pag.122-129 - Jesi 1752)

Andrea 1566

Andrea fu Luogotenente delle Milizie della Patria spedite in tempo di S.Pio V in soccorso dell´imperatore contro il Turco, la cui deputazione fu applaudita dal Conte Rusca Capitano Generale della Chiesa, come da una di lui Lettera alla Comuntà, che è fra le altre concernenti affari di guerra, in cui chiama detto Andrea Soldato di Esperienza, e Gentiluomo di Onore.

(da Le scienze ed arti nobili ravvivate in Arcevia di Francesco Abbondanzieri pag.122-129 - Jesi 1752)

Pietro Juniore1571

Pietro Juniore Figlio del Suddetto (Cesare), Giovane di gran spirito, e valore fu nel 1550. dal nostro Pubblico inviato Capitano di una Compagnia di Soldati spediti in soccorso del Legato della Marca contro il Duca d´Urbino, come alle Riformanze di detto Anno, e nel 1571. fu deputato assistente alle Guardie di notte in occasione, che furono smantellate alcune mura della fortezza.  Ebbe egli un figlio chiamato Vincenzo, parimenti molto insigne nelle Armi, e che trovasi deputato circa que´ tempi in varj assunti militari.

(da Le scienze ed arti nobili ravvivate in Arcevia di Francesco Abbondanzieri pag.122-129 - Jesi 1752)

 

Adriano Zitelli  1582

Non lascierò indietro Adriano Zitelli che non conosce certo superficialmente le leggi!  Egli è istruitissimo in ogni cultura letteraria, sia per il giudizio dei presenti, sia per l´aspettazione dei posteri; è pieno di capacità e gentilezza.

(da Oratio Severini Severinii Rocchensis de Laudibus - Maceratae - Apud Sebastianum Martellium M.D.L XXXII - Nell´edizione curata e tradotta in Italiano da Vincenzo Giovagnoli - Arcevia, 4 agosto 2002).

Orazio Zitelli  1582

Non passerò sotto silenzio Orazio Zitelli (É quel tipo che non volle andare al Torrone di Bologna e che disse Sposarsi è perdere la libertà - Laelii Tasti - De situ et origine Rocchae Contradae - Libri Quattuor - Anno 1636), che per la sua conoscenza delle leggi si può paragonare con pochi e non è inferiore a nessuno.  E non cè nessuno che non lo ammiri per la sua cultura spirituale. Egli si distingue per gentilezza, per l´autorità, per la gloria.  É più eccellente di quanto il sentimento o la ragione di ciascuno possa pretendere.  Tutte le forze della terra italiana si applicano per condurre a se quest´uomo genialissimo.  Egli è un essere di grande prestigio, ammirato da tutti ed è ben conosciuto nel governo della città per onorevoli cariche in molti paesi e città.

(da Oratio Severini Severinii Rocchensis de Laudibus - Maceratae - Apud Sebastianum Martellium M.D.L XXXII - Nell´edizione curata e tradotta in Italiano da Vincenzo Giovagnoli - Arcevia, 4 agosto 2002).

Pietro Zitelli  1582

Da questa casa gentilizia ebbero i natali anche l´illustrissimo Pietro Zitelli e Cesare Zitelli, che furono patroni e cavalieri e superano tutti nelle leggi e nel sostenere le cause.

(da Oratio Severini Severinii Rocchensis de Laudibus - Maceratae - Apud Sebastianum Martellium M.D.L XXXII - Nell´edizione curata e tradotta in Italiano da Vincenzo Giovagnoli - Arcevia, 4 agosto 2002).

Cesare Zitelli  1582

Da questa casa gentilizia ebbero i natali anche lillustrissimo Pietro Zitelli e Cesare Zitelli, che furono patroni e cavalieri e superano tutti nelle leggi e nel sostenere le cause.

(da Oratio Severini Severinii Rocchensis de Laudibus - Maceratae - Apud Sebastianum Martellium M.D.L XXXII - Nelledizione curata e tradotta in Italiano da Vincenzo Giovagnoli - Arcevia, 4 agosto 2002).

Annibale Zitelli  1582

Non tralascerò Annibale Zitelli che non fu molto lontano dalla perfetta conoscenza delle leggi.  Egli pensa che una cosa non possa essere utile se non giusta e onesta.  Nessuno è più perspicace di lui nell´assolvere un compito.  L´illustrissimo Cardinale Girolamo Rusticucci, dopo aver osservata a fondo la sua prudenza nello studiare le cause, in molti paesi e città in cui ebbe incarichi di comando, gli affidò tutti i suoi affari e si servì di lui per ogni cosa, come Auditore e Consigliere prudentissimo ed espertissimo, non diversamente da Nestore e Catone. E così (Annibale Zitelli) per le egregie doti del suo animo e per la conoscenza dell´uno e dell´altro diritto, (n.d.t. civile e canonico) gli fu oltremodo caro e bene accetto (come dimostrano con grande evidenza le cariche a lui conferite) fra gli uomini di corte; e senza che alcuno se ne irritasse, ma al contrario godendo la simpatia di molti di essi, visse tra loro molto a lungo e ancora vive.

Orazio Juniore 1585

Orazio Juniore chiarissimo Giureconsulto de´ suoi tempi, fu Uditore del Cardinale Rusticucci: ebbe il governo di diverse Città, e Luoghi cospicui dello Stato, come afferma il Severini nella sopraindicata Orazione, e fu uno de´ quattro ambasciatori della Patria inviati nel 1585. a Sisto V. nella sua esaltazione al Pontificato, essendo egli noto a detto Ponteficie, il quale da Religioso era stato Studente in questo nostro Convento di S. Francesco sotto la disciplina del P.Maestro Francescantonio Lombardi.

(da Le scienze ed arti nobili ravvivate in Arcevia di Francesco Abbondanzieri pag.122-129 - Jesi 1752)


Oltre a questi furono anche insigni in Lettere, ed altre facoltà Latino, Adriano, e Claudio; ed in linea di Cristianità pietà, religiosa osservanza è chiara la Madre Claudia Felice Zitelli, che in questo Insigne Monistero di S. Lucia Spargendo lumi di gran Santità, morì l´Anno 1680.

Dalla linea quì rimasta dopo la divisione ebbe il primo in Consorte una Signora Baviera di Sinigaglia, la cui Sorella fu maritata in Casa Passionei, onde alle antiche nobili Attinenze aggiunse quella di queste due Insigni Famiglie.

(da Le scienze ed arti nobili ravvivate in Arcevia di Francesco Abbondanzieri pag.122-129 - Jesi 1752)

Adriano Zitelli  1631

La vedova Duchessa di Urbino, Livia della Rovere, nata sovrana, vedova d´un sovrano (Guidubaldo II dela Rovere, duca di Urbino), fatta dal Papa (Urbano VIII), nel 1631, Governatrice nostra (Roccacontrada) colla sovranità, scrive: Nell´espormi l´affetto e la cortesia delle Signorie V.V. colla quale hanno abbracciato questa mia fortuna di poter sovraintendere al governo di codesta nobilissima terra, li Signori, Alfiere Ottaviano et Adriano Zitelli.

(fonte : Dimostrazione Istorica del Nobile sì Antico che Moderno Stato di Roccacontrada (Arcevia) da Anselmo Anselmi - Estratto dalla Nuova Rivista Misena N.1 a 12 Anno IX - Castelpiano Tipografia Editrice Luigi Romagnoli - 1892).

Bonifacio Zitelli  1746

Bonifacio Zitelli fece restaurare il palazzo comunale di Roccacontrada nel 1746, insieme con Theodori Carletti.  Una piccola lapide ovale lo attesta sotto l´orologio della torre.

Segue

BLUNEXT