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Segue II

Piazza di S. Crisogono
Chiesa omonima

Chiesa di S. Crisogono

Prima della chiesa paleocristiana, sussistevano in loco una domus del II secolo d.Ch. che era stata ampliata o ristrutturata nel IV secolo e nella quale, probabilmente, fu istituito un oratorio dedicato al vescovo di Aquileia (l’Aquila), San Crisogono (+303), che la tradizione tramanda essere stato imprigionato nella domus, per poi essere martirizzato da Diocleziano (284-311) ad Aquileia.
(Segue sotto l’ingrandimento...)

Chiesa di S. Crisogono
Ingresso dal Portico

Il portico, come la facciata odierna, sono frutto del restauro del 1626 voluto dal cardinale Scipione Caffarelli-Borghese (1577-1633).

Chiesa di S. Crisogono
Ingresso da Largo S. Giovanni De Matha

Figura, in alto, la croce bicolore (rosso-blu) dell’Ordine mendicante dei Trinitari, fondato nel 1198 da Giovanni de Matha.

Chiesa di S. Crisogono
Campanile

Voluto  dal  cardinale  Giovanni  da  Crema (+1135), nel 1126.

Chiesa di S. Crisogono
Navata centrale

Il pavimento cosmatesco è stato risistemato nel 1623, sostituendo alcuni dischi, in porfido, vicini al presbiterio, con altrettanti dischi su cui appare lo stemma del cardinale Scipione Caffarelli-Borghese (1577-1633).

Chiesa di S. Crisogono
Pavimento cosmatesco

Chiesa di S. Crisogono
Colonnato sinistro

Le colonne provengono dalle Terme di Settimio Severo sul Palatino.

Chiesa di S. Crisogono
Capitello

I capitelli sono di stucco e sono stati messi in opera nel XVII secolo, mentre le colonne sono di epoca romana, ricavate da cave egiziane presso Assuan.

Chiesa di S. Crisogono
Altare maggiore

Il ciborio è opera di Giovanni Battista Soria (1581-1651), del 1623. Probabilmente le quattro colonne sostenevano il ciborio medievale.

Chiesa di S. Crisogono
Altare maggiore