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STRADE DELLA ROMA PAPALE

Via San Bartolomeo dei Vaccinari [1] (R.VII – Regola) (da via Arenula a piazza delle Cinque Scole)

Essendosi nell’anno 1552 riuniti i conciatori [2], ossia lavoranti di pelli, per costituire una devota confraternita [3], S. Pio V (Antonio Michele Ghislieri - 1566-1572) nell’anno 1570 gli concesse questa Chiesa, che anticamente chiamavasi di S. Stefano in silice” per essere fondata sopra uno scoglio sulla riva del Tevere.

Divenuta loro proprietà, i vaccinari la rifecero e abbellirono a proprie spese, intitolandola San Bartolomeo de’ Vaccinari.

Nel secolo XIV era anche chiamata S. Stefano “de Benedettinis”, dai monaci che l’officiavano, e poi anche “de cacabariis” dai lavoranti dei “cacabi” o caldaie che nei secoli di mezzo lavoravano nella contrada, la quale nel 1560 era descritta: “ha da 16 a 20 case che sono dei vaccinari e genti povere e che sta maltrattata e poco comoda”.

In una casa quasi all’angolo della strada di S. Bartolomeo de’ Vaccinari, e precisamente sulla fine della scomparsa via della Fiumara, vi nacque Nicola di Renzo Gabrini, detto Cola di Rienzo o Renzo: “Fu nato nel rione de la Regola; suo abitaggio fo canto al fiume fra la Molinara, nella via che va a la Regola, (l’antica via della Regola che comprendeva le attuali vie di S. Paolo [4], Capo di Ferro e il vicolo dei Venti) dereto santo Tomao sotto lo tempio de li Judei. Fo da sua juventutine nutricato de latte de eloquentia, bono gramatico, meglio retuorico, autoritas bono”. 

La casa di Cola, con un portico, era in alto guarnita da merli di mattoni e “il suo corpo si mostrava vagamente intagliato e risentiva del buon gusto e dell’animo nobile del suo autore”. Su due porte del portico, che davano accesso alla casa, era scritto: “Vos qui transitis secus optima tecta Quiritis, Aspectate domo quis Nicolaus homo” (Voi, Quiriti, che passate a fianco di queste bellissime costruzioni, valutate dalla casa che uomo fosse Nicola).

La taverna di Rienzo, padre del tribuno, era nella via che scendeva al Tevere.
Narrava Cola che il giorno dopo l’incoronazione (29 giugno 1312) in Laterano, Arrigo VII di Lussemburgo, in abito di romeo, mentre tentava di recarsi a S. Pietro, cosa a cui tentavano di opporsi le milizie di Giovanni d’Acaja, si rifugiò nella taverna del padre, perché era stato scoperto il suo tentativo. E nell’osteria di Rienzo, il biondo imperatore, cui avrebbe fatto, secondo il figlio, buona compagnia la madre, passò più giorni celato. Cola sarebbe nato nel 1313...

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[1] )            Specialità gastronomiche, della Regola, erano la « pajata » e la « coda alla vaccinara ».

[2] )            Le confraternite erano tutt’uno col sodalizio e spesso anche più antiche.

[3] )            La confraternita era stata istituita come « Università » sotto Giulio II (Giuliano Della Rovere - 1503-1513).

[4] )            “Regio haec, divi Pauli Schola est vocata”.

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Lapidi, Edicole e Chiese :

- Via di San Bartolomeo de´ Vaccinari

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