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STRADE DELLA ROMA PAPALE

Via_dei_Banchi_Vecchi-Chiesa_di_S_Lucia_del_Gonfalone (2)

La chiesa di Santa Lucia ai Banchi Vecchi prese il nome della chiesa omonima, che aveva titolo di parrocchia, risalente al XII secolo (Armellini la data all’VIII), che si trovava ai bordi del Tevere ed era spesso sommersa dalle inondazioni del fiume e che, oggi, si trova sotto l’Oratorio del Gonfalone, infondo alla via omonima (una volta via delle Carceri Nuove).
Innocenzo VIII (Giovanni Battista Cybo - 1484-1492) aveva trasferito la confraternita del Gonfalone a Santa Lucia Vecchia, nel 1486; tuttavia, nel 1492, un’attività della Compagnia, di assistenza ai pellegrini, ebbe vita in locali adiacenti a Santa Lucia ai Banchi Vecchi, dove fu trasferita la parrocchia.
Il nome corrente della chiesa divenne, sotto Pio V (Antonio Michele Ghislieri - 1566-1572),”Santa Lucia Nuova”.
Gregorio XIII (Ugo Boncompagni - 1572-1585), nel 1579, elevò la “Compagnia del Gonfalone” ad “Arciconfraternita”, con lo scopo di liberare gli schiavi sotto il dominio islamico, alla stregua dell’Ordine dei Trinitari e dell’Ordine di Santa Maria della Mercede, detti Mercedari. Il papa dette inoltre all’Arciconfraternita il potere di liberare due condannati, ogni anno, e di curarne il rinserimento religioso e sociale.
Il deperimento della chiesa in Banchi Vecchi, richiese, già  nella seconda metà  del XVII secolo, un intervento di restauro, ma, tra il 1761 e il 1767, fu, dall’Arciconfraternita, demolita e ricostruita ex novo ad opera dell’architetto Marco David (attivo a Roma tra il 1754 ed il 1765).
Nel 1824, Leone XII (Annibale Clemente della Genga - 1823-1829), nel quadro della riorganizzazione delle parrocchie del centro storico, rese  di nuovo la chiesa di Santa Lucia parrocchia titolo che le era stato sottratto nel XVI secolo.
Sotto Pio IX (Giovanni Maria Mastai Ferretti - 1846-1878), l’Arciconfraternita del Gonfalone fece eseguire un notevole restauro tra il 1863 e il 1867, in special modo, all’interno della chiesa per opera di Francesco Azzurri (1827-1901).
Tra la fine de XIX secolo e gli inizi del XX, l’Arciconfraternita cessò ogni attività, pur rimanendo giuridicamente esistente. La parrocchia fu definitivamente soppressa nel 1905.
La chiesa, dotata di un piccolo convento, fu allora ceduta ai Missionari figli del Cuore Immacolato di Maria, detti Claretiani, che vi permangono ancora oggi e che hanno reso il convento la sede provinciale dell’Ordine.
La chiesa è sede cardinalizia dal 2003

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