STRADE DELLA ROMA PAPALE

Piazza Capranica  (R.III – Colonna) (vi convergono: via in Aquiro, via delle Colonnelle, via degli Orfani, vicolo della Spada d'Orlando)

Dal palazzo omonimo, edificato nel 1450 dal cardinale Domenico Capranica, creato in pectore da Martino V (1417-31) e pubblicato, dopo molte lotte, da Eugenio IV (1431-47).
Dopo la sua morte, parte del palazzo, per sua disposizione, fu adibito a collegio[1], i cui alunni (tutti vestiti in una livrea bianca, verde e gialla) si fecero uccidere nella difesa del Pontefice (Clemente VII) nel 1527 (Sacco di Roma).

Nel 1695 la sala per l’Accademia, fondata nel 1679 da Giuliano e Angelo Capranica, fu ridotta a teatro, il cui ingresso è quello dell’attuale Cinema.
Nel 1758 vi trionfò Goldoni con la “Pamela nubile” e nel 1849 diventò teatro dei burrattini che cessò definitivamente nel 1880[2]

"L'ospizio dei fanciulli orfani, istituito da Paolo III (1534-50) ed ampliato, come attualmente  vedesi,  dalli  Cardinali  Antonio  Salviati  e  Odoardo  Farnese (XVI sec.)”. (Rufini - 1847)
Il collegio è annesso alla chiesa di Santa Maria in Aquiro, detta in Cyro fin dai tempi di Gregorio III (731-41) che”Basilicam Dei genitricis quae appellatur a Cyro in qua ante diaconia et parvum oratorium fuit : a fundamentis longiorem et latiorem fecit”.

L'origine della chiesa viene attribuita ad Anastasio I (398-402) ed il nome di San Cyro ad un probabile stadio intorno al quale dovessero correre i cavalli.
L'arciprete, nel secolo XI, ebbe molti privilegi e, fra  questi, quello di offrire al Papa, appena smontato dalla mula nel campo Lateranense il giorno del sabato in Albis, una corona ed un gallo.

La forma attuale della chiesa, è quella assunta con la riedificazione fattane dal cardinale Salviati [3](prima benché più piccola, aveva forma basilicale con triplice navata sostenuta da due file di colonne). La facciata è del XVIII secolo[4] e l'ultimo restauro fu fatto da Pio IX (+ 1878).

Il Teatro di Traiano doveva trovarsi fra la piazza di Pietra, la piazza Capranica e la Piazza Colonna. "Contra omnium vota" fu distrutto dall'imperatore Adriano (117-138) che, a sua giustificazione, disse essergli ciò stato trasmesso dal suo padre adottivo[5].

[2] )            Per il significato di "in Aquiro" vedi "via in Aquiro" (Colonna)

[3] )            Capriani Francesco da Volterra (inizio XVI sec.-1594).

[4]              Pietro Camporesi (1726-1781)

[5] )            Testimonianza di Aelius Spartianus (IIIe siècle).