p1
p1
p1
p1
p1
p1
p1
p1
p1
p1
p1
p1
p1
p1
p1

STRADE DELLA ROMA PAPALE

Piazza_S_Lorenzo_in_Lucina-Palazzo_al_n_1

La prima edificazione del palazzo risale al XIV secolo, ma nel 1441 fu il cardinale Jean Le Jeune, De Contay (1411-1451) che lo destinò a residenza del cardinale titolare della Basilica di S. Lorenzo in Lucina.
Dal 1488 al 1508, fu abitato dal cardinale Giorgio De Costa (1406-1588), portoghese, che aveva la sua abitazione sopra un arco di epoca romana che univa il suo palazzo, scavalcando via del Corso, a quello di Ottoboni Boncompagni (allora solo Ottoboni) che, per questo, prese il nome di “Arco del Portogallo” (demolito nel 1662 da papa Alessandro VII).
Dopo il cardinale Da Costa, vi abitò il cardinale Alessandro Peretti (1571-1623) e, alla morte di questi, la Camera Apostolica lo vendette al fratello del cardinale, principe di Venafro, Michele Peretti Damasceni (1577-1631) che lo ampliò.
Nel 1790, il duca di Fiano, Marco V Ottoboni Boncompagni Ludovisi (1741-1818), compra il palazzo che passa prima al figlio, Alessandro VI duca di Fiano (1805-1837) quindi al nipote Marco VII Ottoboni Boncompagni Ludovisi (1832-1909) che  fece rinnovare (1888) tutte le facciate del palazzo dall´architetto Francesco Settimi.
Fin dall’inizio, i duchi di Fiano affittarono i locali a pian terreno ad uso di negozzi.
Nel 1855, all’angolo tra via del Corso e piazza San Lorenzo in Lucina nacque il “Caffé Nuovo” che, poco dopo si trasformò in Teatro delle marionette (Teatro Fiano), animato dalla figura di “Cassandrino”,
uomo maturo, vestito con raffinata eleganza, corteggiatore di tutte le donne, che si prendono gioco di lui messo in scena da Filippo Teoli (1806-1844).
Nel 1889, il palazzo fu venduto al ricco commerciante Edoardo Almagià (1871-1948). Attualmente è sede di uffici.

Blutop