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STRADE DELLA ROMA PAPALE

Via del Nazzareno già Via del Collegio Nazzareno (R. III - Colonna - R. II - Trevi) (da via Del Bufalo a via del Tritone)

Affinché ognuno sapesse il luogo ove è situato il collegio “Nazzareno”, fondato [1] nel proprio palazzo dal Cardinale Michelangelo Tonti, arcivescovo di Nazareth, ingrandito ed aperto con solenne pompa nell’anno 1630, sotto il pontificato di Urbano VIII (Maffeo Barberini - 1623-1644), fu convenuto che la strada, in cui è posto, venisse chiamata del “Nazzareno”. Il prelato cardinale ne affidò la cura ai padri delle scuole Pie, i quali la conservano tuttora" (Rufini - 1847).[2]

Nel cortile del palazzo al n.14, ma specialmente nella via, si vedono gli avanzi delle imponenti arcuazioni dell’acqua Vergine [3].

Il collegio fu molto in voga nell’aristocrazia ed alta borghesia. Gli alunni, fino ai primi di questo secolo XX, avevano per divisa il frac e nell’inverno si coprivano con un nero mantello a rota. Naturalmente portavano per cappello il cilindro.

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[1]          In realtà i primi alunni furono accolti da San Giuseppe Colasanzio nel palazzo Rusticucci (Borgo) nel gennaio del 1630.

[2] )            Il palazzo fine secolo XVI, fu restaurato per accogliervi il collegio edificato da Monsignor Vincenzo Giustiniani nel 1591, passò nel 1605 a Onorato Caetani e ingrandito nel 1622 dal cardinale Tonti. 
Deve ritenersi sorga sull’area della villa del famoso umanista Angelo Colocci da Iesi, segretario di Leone X (Giovanni de´ Medici - 1513-1521). Rimasta danneggiatissima dal sacco borbonico nel 1527, avrebbe avuto interesse a iniziare la ricostruzione, che però fu più tarda. Vi si riscontrano, sotto i davanzali delle finestre al piano terra, teste leonine con l'anello mediceo fra le fauci, quali vedonsi pure nel palazzo Lante ai Caprettari, nella casa Crivelli ai Banchi Vecchi e sulla facciata di San Luigi dei Francesi, perché così Giacomo della Porta intese onorare Caterina  de’ Medici la quale aveva concorso nelle spese. Nel suo cortile, sul lato destro, la cornice e i capitelli di un portico, non proseguito, portano testine di bufalo allusive a Girolama Bufalini, prima moglie del Colocci. Comunque, detto edificio fu suo in origine perché scelto a sede del “Gymnasium Mediceum” indicato giustamente “ad Caballinum montem” dove Leone X affidò a Gian Lascaris (sepolto a Sant´Agata dei Goti - Vedi Via Mazzarino-Monti)  ”la direzione e l'istruzione di molti giovani nobili della Grecia fatti venire a Roma pe’ i quali nella casa di Angelo Calocci,  alle falde della Quirinale, aprì e fondò il famoso Collegio Mediceo, in cui, con regale magnificenza, provvisti di ogni cosa, potessero agiatamente coltivare le lingue Greca e Latina"

[3] )            « qui Virgineam bibunt laudent Agrippam ».

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Lapidi, Edicole e Chiese nella piazza:

- Via del Nazzareno
- Largo del Nazzareno

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