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1939

 

Nome

Età

Luogo

Note

Da

Lamberto Borgato

22

Aba

Etiopia

A

Armando Borgato

33

Roma

 

Aba,  10-3-1939-XVII

Carissimi fratelli Gabriella e Armando,

 innanzi tutto vi ringrazio per la vostra lettera o meglio per la tua, cara Gabriella.  Capisco che Armando abbia molto da fare e che quando torna a casa sia stanco ma i saluti potrebbe anche scriverli.  Non vorrei che stesse poco bene e voi me lo nascondete.  Ad ogni modo spero e mi auguro di no, ma nella vostra cara prossima desidererei che anche lui aggiungesse due righe per tranquillizzarmi.

Qui la nostra vita si svolge sempre identica e non vediamo l´ora che finisca per poter diventare ufficiali. Allora sarà tutt´altra cosa e ci saranno delle vere soddisfazioni.  Io come ho già scritto spero di andare nell´artiglieria camellata che è il corpo più bello che vi sia in Africa.  Quanto alla destinazione non sta a me sceglierla ma mi sarà data d´autorità e quindi potrei anche capitare in Dancalia, come in Somalia.  Ad ogni modo farò il possibile per capitare in una regione possibilmente migliore.  Sento, cara Gabriella, che ti fa piacere che vada in questo corpo anche per l´eleganza della divisa.  Certo che quando tornerò farai un figurone vicino al tuo cognato vestito col mantellone, sahariana e embach. E molte donne, credo, ti invidieranno di stare con un ufficiale come me.  Certo che quando tornerò mi voglio levare molte  soddisfazioni.  E tu mi capisci!  Speriamo che Carletto non si spaventi quando mi vedrà prendendomi per l´uomo nero.  Ciò anche per la tintarella che avrò e che già comincia ad abbronzarmi il volto.  A proposito di quel frugoletto sento di volergli tanto bene e spero che anche lui mi vorrà bene anche se per tanto tempo non mi vedrà.  Sento che si è fatto tanto carino e che già cammina solo e dice tante cose.  Come vorrei averlo vicino per accarezzarlo e vezzeggiarlo.  Ma il tempo passa veloce e presto sarò di ritorno e allora gli porterò tanti regali e vorrò coprirlo di baci.  Me lo ricordo ancora tutto nudo mentre faceva il bagnetto.  Certo ora non c´entra più in quella bagnaroletta e forse anche nel sedione.  Ad ogni modo come ho già scritto a mamma desidererei avere una sua bella fotografia.

Mi dici nella tua lettera che tu credi che io fumo delle sigarette di poco prezzo. In un certo senso è vero poiché qui le sigarette costano pochissimo.  Per me che fumo le Africa mi costano due lire a pacchetto cioè la metà di quello che costano in Italia.  In compenso la roba da mangiare costa cara per cui in media si spende lo stesso.  Qui i soldi se ne vanno per mangiare e per fumare le uniche cose che servono.  Ma in quanto a divertimenti non ve ne sono e se anche qualche volta si va al cinematografo (l´unica cosa di divertimenti che ci sia) non è una spesa eccessiva.

Mi dici anche nella tua lettera, cara cognata, che non scrivo spesso e ciò è esatto.  Ve ne chiedo scusa e d’ora in poi scriverò più spesso e farò meno il “porco”.  In compenso però vi costringerò a rispondermi spesso.  A proposito di posta qui vi è una tariffa alla posta ed ora mi spiego.  Quando si fa una “gaffe” o si riceve posta o si sbaglia un puntamento ecc si deve pagare da bere.  Quindi ieri è costato tre bicchierini avendo ricevuto tre lettere e un vaglia.  Ma vi assicuro che si paga volentieri per la posta ricevuta poiché essa è una grande consolazione.

Mi ricordi nella tua lettera un periodo piuttosto triste della mia vita e mi chiedi se ritornerei indietro.  Non credo se non che per una sola cosa che non c´è bisogno che ti chiarisca meglio.  Mi dici che tutti chiedono di me e questo, non ti nascondo, che mi fa piacere. Vorrei anzi che nella tua prossima lettera mi dicessi cosa si dice di me specialmente in certi ambienti. 

Scusatemi questa mia calligrafia e anche l´incoerenza delle idee ma vi scrivo stando in branda (poiché essendoci stata  fatta la puntura antitifica abbiamo 48 ore di riposo).  Certo che di queste iniezioni ne vorrei fare una al giorno.  Inoltre sono le tre circa (in Italia starete mangiando poiché è l´una) e fa un gran caldo, con tutto che un gran vento si scatena sulla nostra baracca.  Quindi sono sicuro che mi scriverete per ciò che vi ho detto.  Sento che state benone e spero che starete sempre benone, quanto a me, sia la vita regolata o la vita un po’ faticosa e rude all’aria aperta, non ho mai goduto una salute migliore.  Sento anche che vi divertite e ne sono contento ma anche se qui non vi sono divertimenti si fa una vita interessante per cui non vi invidio la vostra vita cittadina.  Ed ora termino per mancanza di spazio, abbiatevi tanti bacioni e scrivetemi presto dandomi vostre buone notizie affezionato.

Lamberto (Borgato) che vi pensa sempre.