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STRADE DELLA ROMA PAPALE

Via_del_Corso-Chiesa_di_Maria_e_Gesù-Facciata_01

Questa controversia ritardò grandemente l´inizio dei lavori, tanto che la posa della prima pietra fu fatta 18 anni dopo l´acquisto del terreno, nel 1633.
I mezzi finanziari dell´ordine essendo limitati, si procedette, su progetto di Carlo Buzio (?-?), alla costruzione di una prima fase, che prese fine nel 1635.
Nel 1636, gli Agostiniani si trasferirono dalla cappella provvisoria (con ingresso su via del Babuino, poi demolita), alla nuova chiesa.
Nel 1672, riprese la seconda fase dei lavori, questa volta affidati a Carlo Rainaldi (1611-1691), che previde di allungare l´aula, con l´aggiunta di una nuova cappella laterale per parte e progettò la facciata, i cui lavori presero fine nel 1675.
La chiesa era ultimata a meno dell´arredo interno e, a fronte della mancanza di fondi per il proseguimento dell´opera, il Rainaldi pose, come altare maggiore, uno degli archi trionfali progettati per l´elezione di  Clemente X (Emilio Altieri – 1670-1676).
Questo “arrangiamento” provvisorio spinse il vescovo di Rieti, Giorgio Bolognetti (1595-1680), che da tempo pensava di creare una cappella di famiglia, ad offrire ai padri Agostiniani i mezzi necessari per l´arredo interno della chiesa, riservando una cappella per la propria famiglia.
I padri naturalmente accettarono con entusiasmo ed offrirono al vescovo il patrocinio della chiesa.
La ripresa dei lavori, nel 1678, fu, in primo luogo per la costruzione di un altare maggiore definitivo che fu progettato e realizzato, quello stesso anno, dal Rainaldi e che è ritenuto una delle sue migliori opere.
I lavori della decorazione interna, iniziati nel 1679 e terminati nel 1687, avevano fatto della chiesa il mausoleo della famiglia Bolognetti, che ne aveva sostenuto le spese fin dall´inizio.

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