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STRADE DELLA ROMA PAPALE

Via_del_Quirinale-Chiesa_di_S_Carlo_al_Quirinale (2)_01

A Roma i Trinitari scalzi ottennero un terreno all´incrocio tra la via Pia (via del Quirinale e via XX Settembre) e la via Felice (via Sistina, Via delle Quattro Fontane e via Agostino de Pretis), dal loro cardinale protettore, Ottavio Bandini (1558-1629).
Nel 1612, i Trinitari vi costruirono una piccola chiesa e un dormitorio, che dedicarono a San Carlo Borromeo, canonizzato nel 1610. La prima chiesa dedicata a questo Santo in Italia.
Più tardi, nel 1634, i Trinitari incaricarono Francesco Borromini (1599-1667) di progettare un nuovo complesso (chiesa e dormitorio), sullo stesso terreno e per questo ottennero l’aiuto del cardinale Francesco Barberini (1597-1679), il cui confessore, Juan de l´Annunciation, era un trinitario, e, essendo un Ordine di origine spagnola, ottennero anche l’aiuto dell´ambasciatore spagnolo, presso la corte di Ferdinando II d´Austria (esule a Roma), Manuel de Mura II° y Corte-Real (1590-1651), marchese di Castel Rodrigo.
Il Borromini iniziò subito la costruzione del monastero (refettorio, dormitorio e biblioteca), che terminò entro l´anno. Nel 1635, edificò il chiostro ed iniziò la chiesa nel 1638.
Costruito l´essenziale della chiesa, ai Trinitari vennero a mancare i fondi necessari per il suo completamento, in special modo venne meno l´aiuto del cardinale Francesco Barberini, tanto che, nel 1667, solo il primo stadio della facciata della chiesa era terminato.
Quello stesso anno vide la morte di Francesco Borromini, suicida a metà, che probabilmente aveva progettato la cripta della chiesa, oltre come deposito dei monaci trinitari anche per la sua propria sepoltura. Fu invece sepolto in San Giovanni dei Fiorentini a Piazza dell´Oro (vedi – Ponte). Finalmente, nel 1682, la chiesa fu completata per opera del nipote del Borromini, Bernardo Castelli Borromini (1643-1709).

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